Ingredienti cosmetici

6 Falsi miti sulla Vitamina C

Ultimamente la si trova ovunque, non esiste siero che non la contenga e sulle confezioni le percentuali si sprecano. Ma è tutto oro quello che luccica?

Scopriamo insieme 6 false convinzioni sulla Vitamina C!

Mito #1: Tutte le vitamine C sono uguali

Ebbene no, non è così (ma se bazzichi da un po’ il mondo della skincare già lo sai).

La vitamina C è spesso usata come termine generico, ma se si vuole fare i precisetti quella VERA chimicamente si chiama acido L-ascorbico.

La confusione nasce dal fatto che le decine di derivati della vitamina C vengono spesso chiamati (per semplificare) con il nome del “capostipite” della famiglia, ma in realtà hanno caratteristiche chimiche spesso differenti. 

Quali sono queste differenze?

L’acido L-ascorbico è una molecola facilmente idrosolubile (si scioglie in acqua), molto attiva a livello cutaneo, ma molto instabile: si inattiva con la luce, con l’acqua, con l’ossigeno, con alcuni metalli e quindi rischia di non essere assorbita in percentuali significative.

I derivati sono tantissimi, alcuni idrosolubili, altri liposolubili e hanno il vantaggio di essere (chi più, chi meno) molto più stabili nella formulazione. Il contro è che devono essere convertiti in acido ascorbico a livello cutaneo. Alcuni esempi? Sodium ascorbyl phosphate, Magnesium ascorbyl phosphate, Ascorbyl palmitate, Ethylated L-Ascorbic Acid, Ascorbyl glucoside…

Mito #2 Per avere sufficiente vitamina C efficace per la pelle basta assumerla con la dieta

A differenza di animali e piante, con l’evoluzione l’uomo ha vinto il pollice opponibile, ma ha perso la capacità di produrre acido L-ascorbico autonomamente, quindi deve necessariamente assumerlo dall’esterno. Tuttavia, è stato dimostrato che la quantità assunta con l’alimentazione/integrazione non arriva in quantità sufficienti ai distretti periferici (la pelle). Perciò per poter avere dei benefici cutanei dalla Vitamina C (che rientra in tantissime funzioni biologiche) la via migliore è quella topica (ovvero direttamente sulla zona da trattare).

Detergenza

Tonico lenitivo

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Mito #3 Maggiore è la percentuale di vitamina C, meglio è!

Perché la Vitamina C pura (ascorbic acid) abbia una qualche efficacia dev’essere inserita in formula ALMENO all’8% e non oltre il 20% perché diventerebbe irritante e non si avrebbe un potenziamento dell’azione.

Ma non basta la percentuale! Essendo fortemente instabile a tantissimi fattori (acqua, aria, luce, metalli) la Vitamina C pura necessita di un pH molto acido, di poca acqua in formula, di ingredienti stabilizzanti e di contenitori che la proteggano dall’aria e dalla luce (altrimenti si inattiva ed è inutile!).

Diversamente si comportano i suoi derivati, nati dall’esigenza di sfruttare le sue potenzialità, ma di ridurne l’instabilità! I test di efficacia di queste molecole sono stati eseguiti a percentuali nettamente minori (tra lo 0.5 e il 5%).

Non soffermarti troppo sulla percentuale, bensì sul tipo di molecola inserita!

Mito #4: Solo alcuni tipi di pelle possono usare la vitamina C

Dipende!! Tutti i tipi di pelle possono beneficiare della vitamina C, anche la pelle sensibile o incline all’acne. Se la tua pelle appartiene ad una di queste categorie scegli forme delicate dei derivati di Vitamina C (ciao, sodium ascorbyl phosphate e ascorbyl palmitate!) e sii consapevole che, se scegli sieri con la forma pura, richiedono un pH molto acido che può irritare.

Mito #5: La vitamina C causa la sensibilità al sole e dovrebbe essere applicata solo di notte

La vitamina C non causa sensibilità al sole, è piuttosto il contrario in realtà!

Dato che è un antiossidante, difende la pelle dai danni dei radicali liberi causati da fattori esterni ambientali (inquinamento, luce UV, fumo di sigaretta, il vicino rompiscatole…).

Quindi sì alla Vitamina C sia di giorno che di sera!

Mito #6: La vitamina C non si può combinare con altri principi attivi

La Vitamina C ha una cattiva reputazione. Sembra un po’ il Liam Gallagher delle vitamine, quella che litiga con tutti, che bisogna stare attenti a come la si tratta altrimenti impazzisce.

Beh, per essere difficile e instabile lo è, lo abbiamo visto, ma in verità non ha grosse incompatibilità con gli altri attivi!

Si abbina molto bene, ad esempio, con la Vitamina E e la Niacinamide (come nel nostro siero multivitaminico).

Viso

Siero viso multivitaminico

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Se si tratta di ascorbic acid in alte percentuali meglio non abbinarlo ad altri prodotti acidi come quelli a base di AHA o BHA e al retinolo, non perché siano incompatibili chimicamente, ma perché potrebbe risultare un trattamento troppo aggressivo se la tua pelle non è abituata.

Ricordati di ascoltare sempre la tua pelle e procedere per gradi: meno tante volte è meglio!